
Quest’ultimo colto a pesare le monete (sono vere) appare quasi ridesato dopo un lungo sonno. La Chiusura di Matteo è sottolineata dai molti poster di sé stesso appesi al pilastro di sinistra. Ciò contrasta con tutta quella spazialità, quella luce presente alle sue spalle è c Gesù con un’offerta che non può definire ma allo stesso tempo lo attrae senza riserve.
È da notare un piccolo fiore blu nella tasca dell’evangelista significa che ognuno di noi ha un talento nascosto da sviluppare.
Emanuele Longato
Donata Montanari
Nata e residente a Piacenza, ha frequentato, dopo la maturità scientifica, il corso di illustrazione presso l'Istituto Europeo di Design di Milano. Ha scritto libri e collabora con varie case editrici (La Coccinella, Fabbri, Mursia, Bompiani). I suoi libri sono stati pubblicati in numerosi paesi stranieri. Tiene laboratori sulla fiaba presso il centro "Casa Morgana" di Piacenza e altri laboratori di pittura presso scuole elementari.
Lc 5,27-32
Dopo questo egli uscì e vide un pubblicano di nome Levi, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». Ed egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì.
Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C'era una folla numerosa di pubblicani e di altra gente, che erano con loro a tavola. I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Come mai mangiate e bevete insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Gesù rispose loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano».