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Il pane di Sant'Antonio per i terremotati in Turchia e Siria e gli alluvionati della Romagna

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14-BuonSamaritano-300Quando mi fu assegnato il tema del buon Samaritano pensai che mai soggetto potesse essere più  aderente al mio modo di sentire.  Una forte empatia e solidarietà verso il prossimo ha caratterizzato la mia vita fin dall'infanzia, che vedeva una bambina molto sensibile alla sofferenza di uomini e animali, causata dall'ingiustizia e dalla vessazione. Così mi sono sempre schierata dalla parte dei più indifesi cercando, come meglio potevo, di “portare soccorso”. Non certo per paragonarmi al buon Samaritano, ma perchè mi veniva naturale e spontaneo e perchè mi ha sempre ripugnato l'indifferenza e il voltarsi dall'altra parte di fronte alle difficoltà dei più deboli. A distanza di anni non ho mutato il mio atteggiamento e “soccorro” con immutato sentimento chi vedo in difficoltà.
Così, quando ho affrontato il soggetto, davanti alla tela bianca tutto ha preso  forma naturalmente, le mie mani hanno tradotto in maniera fluida ciò che il mio animo dettava , mani ubbidienti che senza fatica hanno concretizzato con forme e colori un profondo modo di sentire.
   Rosanna Nardon


Rosanna Nardon

Rosanna Nardon è nata a Gorizia. Laureata in Storia dell’Arte all’Università di Trieste, inizia a collaborare come illustratrice con le edizioni “Le Marasche”, pubblicando vari libri tra i quali Nato con la camicia, che vince il 1° premio di Letteratura giovanile nelle lingue minoritarie dello stato italiano (sezione illustratori) indetto dal Centro Studi di Letteratura giovanile “Alberti” di Trieste.
Per il gruppo EL-Einaudi Ragazzi-Emme Edizioni di Trieste illustra Orchi balli e incantesimi (1993) e Grande Grosso e Giuggiolone (1995). Partecipa a numerose esposizioni personali e collettive in Italia e all’Estero. Nel 1997 è presente alla mostra degli illustratori nell’ambito della Fiera del libro di Bologna. Nello stesso anno e in quello successivo partecipa alla 15^ e 16^ Mostra Internazionale di Illustrazione per l’infanzia di Sàrmede. Nel 1997 illustra 1 2 3 casca il re. Nel 1998 illustra Il bosco delle farfalle con il quale ottiene il 3° premio al Concorso nazionale “Sulle ali delle farfalle” indetto dal Comune di Bordano (Udine). Docente di Storia dell'arte presso il Liceo artistico “Max Fabiani” di Gorizia, conduce da diversi anni laboratori di educazione all’immagine e costruzione del libro nelle scuole materne, elementari, medie e superiori, e corsi di formazione per insegnanti.

Lc 10,25-37
Ed ecco, un dottore della Legge si alzò per metterlo alla prova e chiese: «Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?». Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?». Costui rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso». Gli disse: «Hai risposto bene; fa' questo e vivrai».
Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è mio prossimo?». Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passò oltre. Anche un levita, giunto in quel luogo, vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui. Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all'albergatore, dicendo: «Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno». Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?». Quello rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va' e anche tu fa' così».


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