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Il pane di Sant'Antonio per i terremotati in Turchia e Siria e gli alluvionati della Romagna

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La Voce dei Santuari Antoniani

"La Voce dei Santuari Antoniani" il foglio mensile di aprile al Santuario, utile per essere informati su avvisi, appuntamenti e...

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L'Oasi Giovani

L’Oasi Giovani è uno spazio francescano di incontro e formazione per giovani e ragazzi. Animato da un’equipe di frati e...

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All'inizio lo vedevo un tema molto difficile, ero piena di paura, pensavo che non sarei riuscita mai a farcela! Mi sentivo davanti a un compito "impossibile", dovevo disegnare una scena così Sacra, magica, bella ed importante nella storia!
Non era facile cominciare, ma allo stesso tempo la cosa mi affascinava tanto.

Ho pensato di ricevere un aiuto, guardando ai lavori dei maestri della storia dell'arte. La maggior parte del mio tempo finiva nei musei  davanti ai quadri che mi potevano aiutare.
Guardando e studiando come erano, la mia forza diventava più grande e la paura più piccola. Così piano piano la mia paura è svanita. E ho potuto cominciare.
   Elhan Asadi

Il Miracolo provvidenziale di Gesù è contestualizzato in un clima notturno. Apparentemente non è presente Gesù e neppure i dodici eppure a guardare quei canestri traboccanti e quel banco di pesci si ricollega alla conclusione del vangelo che afferma che le genti furono sfamate e avanzarono dodici ceste viene spontanea a questo punto l’analogia con la missione dei dodici apostoli che seguono Gesù e si donano totalmente al mondo.
L’ambientazione naturale circostante non è desertica tuttavia dal cielo sembra discendere quella manna dal deserto mandata proprio al popolo di Dio nell’Esodo.
A destra le donne assistono all’evento prodigioso con lo sguardo rivolto al cielo meravigliate per tanta abbondanza. Si suppone che l’artista abbia rappresentato un gruppo di sole donne per la loro predisposizione alla loro profonda fedeltà che tante figure bibliche femminili hanno testimoniato.
   Emanuele Longato


Elhan Asadi

Nata in Iran, Vive e lavora a Milano.Si è laureata in Graphic Design e ho conseguito un Master in Illustrazione di libri per ragazzi presso l'Università di Teheran. Presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze si è diplomata in Pittura e in Arti Visive e Linguaggi Multimediali.Ha ottenuto diversi riconoscimenti tra cui: il premio Paola e Lucia Molin a Padova, il secondo premio I Colore del gusto a Modena, il terzo premio Bollicine di arte a Valdobbiadene e il Runner up della Biennale di Illustrazione Noma a Tokyo. Ha partecipato a varie edizioni della Biennale di Illustrazione di Teheran, Le Metamorfosi Del Viaggiatore, Galleria Gruppo Credito Valtellinese, Milano, Zooart Cuneo, 54 Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, Tesse San Cristoforo, Arsenale Novissimo, a DRAWING VARIATIONS, International Printmaking and Video, Davis Art Center, California,USA, a 24 Sata Umetnosi, Festival Savremene Umetnosi Belgrado, Serbia, Mi Vendo, Pecha Kucha Night Firenze-Vol.09, Le Murate,Firenze,  alla mostra collettiva  Where is My Vote? presso la Visual Arts Gallery di New York, USA, a  Startpoint presso il Centro per l'Arte Contemporane Luigi Pecci di Prato, a Traiettorie città delle arti presso le Leopoldine di Firenze, alla rassegna multimediale il corpo/la luce/il suono presso Villa Favard a Firenze, al CJ PCTURE BOOK FESTIVAL di Seoul (Corea),dal 2005 alla Mostra internazionale I Colori del Sacro, Museo Diocesano, Padova, dal 2001 alla Mostra Internazionale per l’infanzia a Sarmede.Dal 2000 si occupa di illustrazione e laboratori artistici per l'infanzia.

Mt 15,32-38
Allora Gesù chiamò a sé i suoi discepoli e disse: «Sento compassione per la folla. Ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da mangiare. Non voglio rimandarli digiuni, perché non vengano meno lungo il cammino». E i discepoli gli dissero: «Come possiamo trovare in un deserto tanti pani da sfamare una folla così grande?». Gesù domandò loro: «Quanti pani avete?». Dissero: «Sette, e pochi pesciolini». Dopo aver ordinato alla folla di sedersi per terra, prese i sette pani e i pesci, rese grazie, li spezzò e li dava ai discepoli, e i discepoli alla folla. Tutti mangiarono a sazietà. Portarono via i pezzi avanzati: sette sporte piene. Quelli che avevano mangiato erano quattromila uomini, senza contare le donne e i bambini.


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