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Il pane di Sant'Antonio per i terremotati in Turchia e Siria e gli alluvionati della Romagna

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02-Nativita-300Nella mia personale interpretazione della nascita di Gesù, ho dovuto attendere un bel po' prima di trovare l'ispirazione. Intimorita da tutta la storia dell'arte che mi scorreva davanti ogni volta che ci pensavo, faticavo a concepire una mia personale visione. Era agosto (2011), e l'aiuto inatteso mi venne dal viaggio che feci lungo il cammino di Santiago (in bici) dove raccolsi una quantità di foto di rappresentazioni sacre; una in particolare mi colpì, la scultura lignea di una Madonna medievale che porgeva il Bambino al mondo. La natura poi offriva ogni giorno sorprendenti squarci di bellezza (chi c'è stato ricorderà quanto mutevole sia il paesaggio del cammino francese). Ero pervasa da un sentimento di gratitudine, che associavo ai numerosi fiordalisi che vedevo ovunque… Questi 2 elementi, una volta a casa, sono riemersi insieme, conducendomi al quadro finale: la Madonna stringe a sé il Bambino appena dato alla luce, e al contempo lo tiene rivolto al mondo. La Storia sta per avere inizio, ma un attimo ancora- irripetibile, sconfinato- per esprimere  gratitudine in un gesto semplice: il fiordaliso che porge a uno dei due angeli, nel quale riconosce lo stesso Gabriele che 9 mesi prima era venuto ad annunciarle- con un fiore!- che sarebbe divenuta Madre dell'Uomo. 
Da breve ricerca fatta in seguito, ho scoperto che il fiordaliso è un fiore molto antico- se ne sono ritrovate tracce nella preistoria- legato alle messi (perciò collegato alla fertilità della terra), tuttavia le coltivazioni intensive degli ultimi decenni lo hanno fatto quasi scomparire dai nostri campi. Nel linguaggio dei fiori significa felicità.
   Valentina Salmaso


Valentina Salmaso

Diplomata all’Accademia di Belle Arti di Venezia, dal 1990 lavora come grafica e illustratrice presso l’editrice Messaggero di sant’Antonio di Padova, sua città natale. 
Si è dedicata per alcuni anni alla decorazione d’interni, realizzando affreschi e trompe l’oeil presso abitazioni private e strutture pubbliche, ma scopre la “vera” illustrazione seguendo alcuni corsi a Sarmede. Dal 2002 inizia a pubblicare per l’infanzia con diverse case editrici in Italia e all’estero (Giunti, Mondadori, Einaudi, Ravensburger, Grimm Press). Segue laboratori di disegno per bambini presso scuole, musei e biblioteche.

Lc 2,1-20
In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c'era posto nell'alloggio.
C'erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all'aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l'angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia». E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste, che lodava Dio e diceva:
«Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».
Appena gli angeli si furono allontanati da loro, verso il cielo, i pastori dicevano l'un l'altro: «Andiamo dunque fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere». Andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato detto loro.


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