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Il pane di Sant'Antonio per i terremotati in Turchia e Siria e gli alluvionati della Romagna

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35-RisortoMosaico-300Angelo Gatto con il figlio Sandro presenta il volto radioso del Cristo Risorto, elemento centrale della composizione.
Angelo Gatto merita un’attenzione speciale, per la sua età veneranda, ha compiuto i novant’anni, per la sua tecnica, che ha attraversato ogni esperienza, tanto da poterlo definire maestro in tutte le diverse espressioni: il dipinto ad olio, quello ad acquerello e il disegno, l’affresco, le vetrate a piombo, e il mosaico, pittura dell’eternità, sia di tessere minute che di scaglie di marmo. In tutte ha lasciato opere significative. Il suo Cristo  risorto del polittico campeggia con la sua veste esaltata dalla sequenza dei filari di tessere di differenti luminosità di bianco, in un’atmosfera la cui luce assume ogni colore. Ma è nel Volto santo di Gesù che egli esprime la sua capacità e la sua fede. La profonda religiosità dell’artista si rivela nella positura del Cristo, nella luminosità dei suoi occhi, nella serenità del suo volto, quasi sorridente per la vittoria sulla morte. Non vi si legge il disprezzo del nemico, ma la sicurezza del bene che supera ogni dolore, ogni tragedia, ogni male, nella certezza dell’aiuto di Dio. Se si osserva Angelo da vicino, si notano nel suo volto nobile i segni di una vita che pur fu attraversata dal dolore, addolciti dalla profonda certezza dell’amore di Dio che salva. Già di lui si disse la capacità di interpretare la bellezza del creato, della natura e dell’uomo. Missione dell’artista: interpretare per gli altri la bellezza che ci circonda. Durante le giornate della Creazione, alla fine di ciascuna, Dio disse che quanto creato era buono, si dice che la traduzione corretta sia “bello”. La bellezza come sintesi di ogni azione condotta nella ricerca del bene e dell’amore di Dio e dell’uomo. Gatto raggiunge e compie la sua missione di interprete. In questo senso dissi che Angelo fu un dono di Dio per noi. Questo traspare anche nel mosaico del polittico, dove la tecnica del padre, risulta completamente acquisita dal figlio Sandro che ha materialmente realizzato il mosaico, disegnato e dipinto da  Angelo.
   Ettore Vio


Angelo Gatto

Nasce a Quinto di Treviso nel 1922. Vive e lavora a Castelfranco Veneto.
Si è diplomato all’Accademia delle Belle Arti di Venezia nel 1947, allievo di Bruno Saetti.
E’ presente fin dal 1946 a mostre nazionali e internazionali, ottenendo numerosi premi e riconoscimenti. Alla sua attività si sono interessati numerosi critici e giornalisti. Citiamo: F. Battacchi F. Battain, G.Breddo, G. Brusattin, V. Calabrò, G. Caretta, U. Fasolo, A. Madaro, B. Maffloli, E. Manzato, G. Marchiori, S. Maugeri, B. Cazzotti, G. Oliva, I. Pradin, P. Rizzi, G. Segato, O. Stefani, N. Trentin.
Rilevante la sua produzione di Arte Sacra, ad olio, affresco, vetrate, graffiti,ma soprattutto a mosaico, la sua attività prevalente. Grandi decorazioni sacre si trovano in Veneto e in molte altre regioni d’Italia (Sardegna, Puglia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna. Umbria, Basilicata). Mosaici, vetrate e dipinti si trovano anche in Polonia, Giappone, Senegal, Zambia, Argentina, Messico, Perù.

Alessandro Gatto

Nasce a Castelfranco Veneto (Treviso, Italia) nel 1957. Pittore, grafico e illustratore, apprende nella bottega del padre le tecniche del mosaico e dell'affresco. Si dedica successivamente all'acquerello e all'incisione.
La sua produzione spazia dalla grafica pubblicitaria a quella satirica e umoristica, ed esegue lavori per mezzo mondo (dagli Stati Uniti all'Argentna, dal Messico alla Germania, dal Canada alla Grecia, dalla Gran Bretagna all'Algeria e alla Svizzera). Vince importanti premi, fra cui quello della "Città di Tolentino" alla XXII Biennale dell'Umorismo.

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34-SaleTerra LuceMondo-300Questo passo del vangelo qui rappresentato è un monito alla testimonianza della verità dappertutto. La tavola è suddivisa in tre sfumature di blu.
Lo strato più scuro in basso è la terra che ospita sulla costa due figure stilizzate di uomo e donna arricchiti dalla foglia oro, poi c’è un mare di un blu intenso con un punto luce dorato che si collega in alto nel cielo dove ritroviamo la stessa stella. Questo punto rischiara la notte e fa cadere il nostro sguardo agli uomini ciò riecheggia il passo “come in cielo così in terra” del Padre nostro.   
   Emanuele Longato


Sophie Fatus

Sophie Fatus é nata a Parigi ma vive e lavora a Firenze da molti anni. Dopo studi in Arte e Architettura presso la facoltà UP6 di Parigi, si è laureata in Belle Arti nel 80. In Italia ha seguito nel 89 un laboratorio diretto da Stepàn Zavrel, e nel 92 da Lele Luzzati. Ha pubblicato illustrazioni e racconti con diverse case editrici italiane (Fatatrac, Giunti, ETS, Fabbri, Panini, San Paolo, Carthusia, Icolori del Mondo, Mondadori per Donna Moderna, Città Aperta) e straniere (Nathan, Milan Presse in Francia, Gakken in Giappone, Barefoot Books, Simon&Shuster,The Scholastic e Art Group in Inghilterra, Destino in Spagna, Harcourt negli USA). Ha tenuto laboratori didattici sull’illustrazione per insegnanti in varie città italiane (Sarmede, Bari, Firenze, Cagliari, Rimini, Viareggio…) e per bambini in numerose scuole italiane ed estere. Ha partecipato a numerose mostre d’illustrazione collettive e personali. Al lavoro d’illustratrice alterna quello di pittrice e scultrice, e tiene periodicamente delle mostre in gallerie italiane e straniere.

Mt 5,13-16
Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente. Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli.


31-ComeBambini-300Raccontare con le parole il mio lavoro è sempre difficile. Trasformare il testo in immagini è un processo che coinvolge fantasia, sensibilità, esperienze personali e tecniche artistiche. Nel percorso creativo la parola diventa inevitabilmente altro: forma e colore. Proverò brevemente a seguire il processo inverso ma forse le parole non riusciranno a esprimere le vere emozioni che ho provato dipingendo. 
Quando ho letto il passo del Vangelo che mi era stato assegnato, sono stata felice che fosse capitato proprio a me “diventare come bambini”. Inizialmente volevo rappresentare gli apostoli e in mezzo a loro Gesù con il bimbo. Schizzando più volte i vari elementi della composizione mi sono accorta che l’immagine del piccolo era più incisiva se non c’erano figure di adulti che potevano distogliere l’attenzione dal soggetto principale. Ho pensato al gioco che spesso fanno gli adulti con i bambini quando al “vola, vola” li sollevano per farli ridere. Il pensiero che un gesto così semplice li renda felici mi è sembrato il modo migliore per rappresentare l’idea dell’innocenza dei fanciulli.
In quei giorni ho ritrovato una foto di mio marito che faceva “volare” allo stesso modo mia figlia e guardando l’immagine ho trovato l’espressione della gioia che stavo cercando.
Poi ho pensato alle anime che per entrare nel regno dei cieli devono divenire bambine e le anime azzurre hanno preso a girare nella mia mente intorno a Gesù, giocando nell’aria  in volo hanno creato un girotondo. Il cerchio della vita è diventato un accogliente abbraccio, un ballo di gioia intorno a Gesù con il bambino, il cui centro è la luce divina del Paradiso.
Ho pensato alla figura di Cristo come unione fra cielo e terra e i colori che ho usato indicano simbolicamente entrambi gli elementi.
   Alessandra Roberti


Alessandra Roberti

Nata a Treviso il 1971 si è diplomata in disegno animato all’Istituto d’Arte di Urbino e in seguito in pittura all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Ha frequentato il Master d’incisione e stampa d’arte presso Scuola Internazionale di Grafica “il Bisonte” e seguito vari corsi d’illustrazione a Sarmede. Le sue illustrazioni sono state pubblicate in Italia e all’estero. Ha esposto in Italia, Germania, Giappone, nel 2004 ha partecipato alla mostra degli illustratori della Fiera del Libro di Bologna e l’anno successivo alla Mostra Internazionale di Sarmede. Dal 2001 insegna Arte e Immagine nella scuola secondaria di I grado.

Mt 18,1-5
In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è più grande nel regno dei cieli?». Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: «In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me.


33-GiovaneRicco-300
La tela è una rappresentazione simbolica della parabola.
Ho voluto dividere la tela in due parti
..due mondi divisi da due azzurri..

Il mondo ideale, quello celestiale… e quello materiale degli uomini di un blu più profondo.
Il profilo dell’angelo, con accanto due cherubini suggeritori, soffia attraverso la cruna dell’ago…  respingendo la forma spigolosa del diamante con sopra il giovane ricco di spalle, vestito di rosso, il diamante gira su se stesso…non può assolutamente entrare e neppure il ricco sembra intenzionato… anzi è preso ad osservare la sua coppa simbolo di ricchezza.. 
sono due mondi che si respingono.
   Emanuela Orciari


Emanuela Orciari

Nata a Pesaro nel 1963, dopo il diploma di maturità d'arte applicata ha frequentato un corso biennale di disegno animato presso l'Istituto d'Arte di Urbino, uno stage di grafica presso il college di Carlisle in Inghilterra e uno di illustrazione presso lo studio Balloon di Giacinto Gaudenzi. Esordisce come illustratrice nel 1997 con la Raffaello editore, ma la vera occasione arriva con la casa editrice Fatatrac per la quale pubblica “Mai più crociate”  nel 2000. Ha partecipato a diverse mostre collettive e nel 2000 ha allestito una personale presso il chiostro della basilica di San Paterniano a Fano. Ha vinto il 5° concorso internazionale di illustrazione per l'infanzia di Vigonovo nel 2000, illustrando “Il Gatto Pezzone nel mondo di Bubagnon”, pubblicato nel 2003 da Edicolors. Ha illustrato inoltre vari libri per numerose case editrici (Fatatrac, Einaudi, Città Nuova, Artcolor, Edicolors). Con “La portinaia Apollonia” di Lia Levi (orecchio acerbo 2005, 2006, 2008), nel 2005 ha vinto il Super Premio Andersen Libro dell’Anno. Come illustratrice ha rappresentato per due volte il paese Italia nel 2005 e nel 2009 alla Biennale internazionale di illustrazione di Bratislava.

Mc 10,17,27
Mentre andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre». Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va', vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.
Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».


30-Adultera-300L’ intera immagine segue un impianto teatrale: la scenografia è dettata da un’ architettura geometrica mentre l’ultilizzo di maschere per dei personaggi e l’ illuminazione a occhio di bue rafforzano quest’idea. Gli accusatori dell’adultera avviluppano la donna inespressivi, per loro è condannata ma Gesù rivela la loro empietà. Egli disegna ai piedi della donna si esprime con un altro linguaggio che come sappiamo i farisei non comprenderanno. Ciò sta a simbolizzare la dignità ritrovata della Maddalena.
   Emanuele Longato


Gianni De Conno

Nasce a Milano, dove vive e lavora, da padre partenopeo e madre milanese. Presidente della Associazione illustratori dal 2005 al 2007, ha seguito un percorso formativo ricco di esperienze diverse (è diplomato al Conservatorio di Milano) anche se nel solco della creatività applicata al disegno. Dopo gli studi superiori ha seguito i corsi di scenografia e animazione tenuti presso la Scuola di Cinema da qui ha iniziato la sua carriera di scenografo e storyboarder. Illustratore di grande impatto, sia nell'uso di tecniche tradizionali (acrilico, olio) sia d'un personalissimo uso pittorico del digitale, De Conno nel 2008 contribuisce a fondare il gruppo Bandalarga a Milano e cura dal 2009 al 2012 l'immagine e la grafica del progetto MiMaster di Illustrazione Editoriale, concepito nel 2009 con la produzione della Scuola del Fumetto di Milano e proseguito dal 2010 con l'Associazione OPPI specializzata in formazione e accreditata presso il MIUR e la Regione Lombardia. Nel 2010 il festival Lucca Comics & Games gli dedica una mostra antologica della sua carriera.

Gv 8,1-11
Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro. Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo. Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano nell'interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani. Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch'io ti condanno; va' e d'ora in poi non peccare più».


32-Lebbroso-300Quando mi è stato presentato questo ambizioso progetto, ho immaginato le tele una accanto all’altra. 
Questo mi ha fatto pensare subito ad una parete di una chiesa medievale, dove le storie dei Santi sono narrate con scene affrescate,  dipinte una dopo l’altra e divise da cornici ricche di decorazioni.
Così, ho immaginato la mia scena scarna, sintetica, che si sofferma sul momento chiave del racconto: lo scambio di sguardi tra Gesù e il lebbroso. La narrazione è elementare, immediata.Lo sguardo del lebbroso chiede, o meglio, supplica di essere guarito. Lo sguardo di Gesù è deciso, una mano è tesa verso il malato per cacciare la sua malattia  e con l’altra chiede di non rivelare a nessuno l’accaduto, non vuole scatenare clamore.
Il lebbroso è in ginocchio, disegnato in modo sintetico e primitivo. Gesù è di fronte a lui semplice nella figura ma esaltato dalla sua ricca aureola come nelle antiche icone.
Poi ho racchiuso la scena in una cornice che ripropone un motivo cosmatesco, per rievocare le atmosfere delle antiche chiese.
   Alida Massari


Alida Massari

E’ nata a Roma dove ha studiato Arte frequentando il liceo Artistico e si è specializzata in “Illustrazione” presso l’Istituto Europeo di Design. Da molti anni collabora con i più grandi gruppi editoriali italiani ed esteri. Ha illustrato oltre 30 albi per bambini, ha ideato e progettato libri pop up, ha realizzato Calendari d’Avvento, ha illustrato poster, copertine di romanzi, copertine di riviste, antologie, cartoline d’auguri, collaborando con: Usborne publishing (Londra, UK) – Lion Hudson (Oxford, UK) – National Geographic (Usa) - McGrawHill (Usa) - Coppenrath (Munster- Germania) – Fabbri-Rizzoli (Milano) - Giunti (Firenze) – Edizioni Paoline (Milano –Roma) – Edizioni Messaggero di Padova  (Padova) – Elledici (Torino) – Cideb - De Agostini (Milano)- Fatatrac (Firenze) – Lapis (Roma) – Pearson (Milano) – Carthusia (Milano) – Garzanti (Milano) Ha partecipato a  concorsi d’illustrazione ottenendo importanti premi, tra i quali:Nel 2003, 1° Premio Professionisti al Concorso di Bordano “Sulle ali delle farfalle” con il libro “Giochi d’acqua”. Nel 2008 il 1°Premio al Language Learner Literature Award – England con il libro “Dorothy”Ha esposto le sue illustrazioni in mostre e rassegne , tra cui:“I Miracoli e il Volto Santo di Gesù” presso il Teatro La Fenice di Venezia (2011)“I colori del Sacro” presso il Museo Diocesano di Padova (edizioni 2002-‘04-‘06-‘08-‘10)“Antichi Incanti” presso Fiera del Libro di Bologna – Andersen - il mondo dell’infanzia (2006)“Pagine a Colori” presso Museo di Arti e tradizioni popolari –Roma (edizione 2006) Sala Grande- Barriera S.Giusto - Biblioteca comunale –Tarquinia (edizione 2007-‘08-‘09-‘10-‘11). Dal 2003 presso la Scuola “Officina” - Agostino Bertani di Roma, tiene corsi di “tecniche pittoriche” e “progetto libro”.Ha ideato e organizzato laboratori didattici, dedicati ai bambini della scuola primaria, presso scuole, biblioteche e musei.

Mc 1,40-45
Venne da lui un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato. E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va', invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro». Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.


29-LeviPubblicano-300Colori caldi per rappresentare la chiamata di Matteo all’origine Levi il contabile.
Quest’ultimo colto a pesare le monete (sono vere) appare quasi ridesato dopo un lungo sonno. La Chiusura di Matteo è sottolineata dai molti poster di sé stesso appesi al pilastro di sinistra. Ciò contrasta con tutta quella spazialità, quella luce presente alle sue spalle è c Gesù con un’offerta che non può definire ma allo stesso tempo lo attrae senza riserve. 
È da notare un piccolo fiore blu nella tasca dell’evangelista significa che ognuno di noi ha un talento nascosto da sviluppare.
   Emanuele Longato


Donata Montanari

Nata e residente a Piacenza, ha frequentato, dopo la maturità scientifica, il corso di illustrazione presso l'Istituto Europeo di Design di Milano. Ha scritto libri e collabora con varie case editrici (La Coccinella, Fabbri, Mursia, Bompiani). I suoi libri sono stati pubblicati in numerosi paesi stranieri. Tiene laboratori sulla fiaba presso il centro "Casa Morgana" di Piacenza e altri laboratori di pittura presso scuole elementari.

Lc 5,27-32
Dopo questo egli uscì e vide un pubblicano di nome Levi, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». Ed egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì.
Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C'era una folla numerosa di pubblicani e di altra gente, che erano con loro a tavola. I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Come mai mangiate e bevete insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Gesù rispose loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano».


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